L’arrivo del Wi-Fi 7 è la dimostrazione di come i progressi relativi al mondo wireless siano ormai in costante ascesa. Se l’adozione dei dispositivi dotati di Wi-Fi 6 non ha ancora trovato una diffusione così ampia, il nuovo standard è già un’evidente evoluzione di tale tecnologia, seppur ancora in fase di elaborazione.
Secondo la stessa WiFi Alliance si tratta di un bel balzo in avanti nel settore, con importanti miglioramenti rispetto allo standard precedente in termini soprattutto di stabilità, velocità ed efficienza di connessione.
Se dunque è vero che gradualmente ci si sta spostando verso il Wi-Fi 6, è altrettanto vero che non manca ormai molto all’arrivo del Wi-Fi 7. Infatti, la Qualcomm a novembre 2022 ha annunciato il nuovo processore Snapdragon 8 Gen 2 che integra già un modulo Wi-Fi 7. Ad ogni modo, i primi device con Wi-Fi 7 dovrebbero essere disponibili non prima della metà del 2023, ma bisognerà attendere il 2024 per una più ampia distribuzione sul mercato.
In cosa consiste la tecnologia del Wi-Fi 7
Questa nuova generazione di Wi-Fi condurrà nel tempo ad una vasta serie di sviluppi e miglioramenti a livello di reattività e coerenza. Da più di 20 anni la tecnologia wireless ha un ruolo vitale nel connettere il mondo e soddisfare le nuove esigenze di utenti che aumentano a ritmo insostenibile.
Oggi la ricerca in ambito Wi-Fi è di competenza dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), definita attraverso il protocollo 802.11, in combinazione con test di certificazione condotti dalla Wi-Fi Alliance (WFA). La settima generazione si basa sullo standard IEEE 802.11be, anche conosciuto come Extremely High Throughput o EHT.
Il Wi-Fi 7 andrà a sfruttare le bande 2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz e la larghezza di canale sarà estesa fino a 320 MHz, cioè il doppio di quello che offre il Wi-Fi 6. Il vantaggio più immediato sarà un raddoppio della velocità di connessione che passerà da 1,2 Gbps a 2,4 Gbps. Teoricamente su una banda Wi-Fi 7 a 6 GHz a 16 flussi si potrà raggiungere una larghezza di banda di 40 Gbps.
Allo stesso tempo ci sarà una migliore modulazione numerica di ampiezza di quadratura, nota con la sigla QAM (Quadrature Amplitude Modulation). Infatti, l’attuale Wi-Fi 6 si affida alla modulazione 1024-QAM, mentre il Wi-Fi 7 arriverà fino alla modulazione 4096-QAM. Da ciò deriveranno una velocità e una efficienza superiori in confronto ai precedenti standard.
Altro elemento chiave del Wi-Fi 7 è poi l’aggiunta del Multi-Link Operation (MLO) che permetterà di unire 2 bande Wi-Fi in una sola. In tal modo si avrà un ulteriore incremento della velocità di connessione e anche una maggiore stabilità del segnale.
I benefici del Wi-fi 7 rispetto ai precedenti standard
Il Wi-Fi 7 sembra quindi aprire nuovi ed interessanti scenari per quel che riguarda la tecnologia wireless. Ecco quali sono i principali vantaggi derivanti dalla sua adozione:
- Larghezza di banda fino a 40 gigabit al secondo: il che significa che la connessione sarà 4 volte più veloce dell’attuale Wi-Fi 6;
- Associazione di due bande wireless: si andranno ad unificare due bande in una singola rete Wi-Fi tramite la tecnologia MLO, così da massimizzare la larghezza di banda e la stabilità del segnale;
- Connessione migliore nel passaggio da un canale DFS all’altro: ciò è possibile mediante la nuova tecnologia Multi Resource Unit o Multi-RU;
- Gestione più agevole delle interferenze: con la tecnica del Preamble Punturing i device forniti di Wi-Fi 7 potranno evitare le interferenze utilizzando soltanto la parte libera di ogni canale;
- 16 flussi di dati in contemporanea: i dispositivi dotati di Wi-Fi 7 avranno 16 flussi di dati contemporaneamente e non 8, grazie alla tecnologia CMU-MIMO;
- Migliore efficienza energetica e latenza contenuta: si avrà una migliore efficienza in termini di energia del 22% e una latenza inferiore al 75% rispetto agli standard precedenti.
I requisiti tecnici per supportare il Wi-fi 7
Per poter godere dei benefici del Wi-Fi 7 è indispensabile possedere dispositivi compatibili con questo innovativo standard. Tali device devono integrare a bordo il modulo wireless Wi-Fi 7 per poterne usufruire. Come già detto, uno dei primi produttori a muoversi in questo senso è la Qualcomm. Per esempio, nel campo della telefonia l’esempio più lampante è il processore Snapdragon 8 Gen 2 che è stato inserito nei modelli Samsung Galaxy S23, S23+ e S23 Ultra.
Per quel che riguarda invece il settore dei router, le società Xiaomi, AWM, TP-Link, Netgear, Plume, Nec e EnGenius hanno annunciato di avere intenzione di lanciare già nel 2023 i primi dispositivi comprensivi dei nuovi chip 3210 e 326 di Qualcomm che supporteranno il nuovo Wi-Fi 7.
Una delle aziende più attive nella produzione di router Wi-Fi 7 è TP-Link che ha già pubblicizzato il suo nuovo prodotto, Archer BE900, un router quad-band capace di supportare fino a 24 Gbps che sono più del doppio dei 9,6 Gbps della precedente generazione. Saranno integrati anche 4 moduli radio Wi-Fi 7, ciascuno dei quali è in grado di spostare 4 stream di dati che agiscono sulla banda dei 6 GHz, dei 2,4 GHz e dei 5 GHz.
Configurazione e protezione della rete con Wi-fi 7
I processi di impostazione e configurazione della rete Wi-Fi 7 saranno diversi dal Wi-Fi 6 e dai vecchi standard. Questo soprattutto per l’impiego del Multi-Link Operation (MLO), grazie al quale gli utenti avranno modo di aggregare le bande Wi-Fi per rendere più efficienti le reti wireless.
Sarà quindi possibile orientarsi verso due differenti configurazioni:
- 2,4 GHz + 5GHz: tale impostazione permette di massimizzare la larghezza di banda;
- 5 GHz + 6 GHz: questa configurazione invece è ideale per ottimizzare le reti Wi-Fi mesh riducendo drasticamente le perdite di segnale e le piccole interruzioni di connessione.
Dal punto di vista della sicurezza, il Wi-Fi 7 sarà dotato del supporto Wi-Fi Protected Access III (WPA3), già presente nel Wi-Fi 6 e Wi-Fi 6E. Quindi per tutelare le reti Wi-Fi 7 valgono gli stessi accorgimenti che si utilizzano per l’attuale standard 802.11ax. Ad esempio, è preferibile modificare la password di accesso al router rispetto a quella predefinita, disabilitare la funzione WPS, aggiornare il firmware del router e abilitare i firewall del router.