Beacon: funzionamento e possibili usi di business
I beacon non sono altro che piccoli dispositivi forniti di tecnologia Bluetooth Low Energy che consentono di comunicare all’interno di un breve raggio con tablet e smartphone, inviando messaggi da utilizzare anche per le cosiddette campagne di marketing di prossimità.
Questa, però, è solo una delle tante applicazioni che trovano oggi i beacon. In realtà questi hardware da soli non funzionano, ma hanno bisogno di un’app, tramite la quale trasmettono contenuti in modo profilato e geolocalizzato, usando la posizione dell’utente quando ha lo smartphone con sé.
Ecco di cosa si tratta e come possono essere usati per fare marketing e non solo.
Cosa sono i beacon e in che modo agiscono
Quella dei beacon non è una novità, ma risale almeno all’anno 2013, quando la Apple lancia sul mercato il suo iBeacon.
Attualmente i beacon trovano largo impiego in tutto il mondo in svariati settori e la domanda è in costante crescita, tanto che alla fine del 2021 si contavano quasi 500 milioni di esemplari venduti nel mondo.
Secondo un report di Allied Market Research, il mercato dei beacon ha già prodotto più di 3 miliardi di dollari di fatturato solo nel 2020. Inoltre, si prevede che entro il 2030 la cifra supererà i 100 miliardi di dollari.
La parola beacon in inglese significa faro e sta proprio ad indicare la funzione principale svolta dal device. Infatti, è una specie di faro di prossimità che permette agli utenti avere un’esperienza dinamica con l’ambiente che li circonda.
In altre parole, il piccolo beacon sfrutta il Bluetooth per inviare dati ad altri dispositivi come smartphone e tablet. Nello specifico, viene impiegata la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE) che, associata a quella GPS e ad un’applicazione, permette al sensore di attivarsi nel momento opportuno.
Il meccanismo funziona se c’è una distanza massima di 70 metri tra il sistema trasmittente e quello ricevente e consiste nella messa in azione di due componenti:
- Il Beacon,anche detto “presentatore”, trasmette dati elaborati ed emette dei messaggi precisi con la frequenza di uno al secondo.
- Un’appper smartphone, detta “ricevitore”, che rileva i sensori dei beacon e legge le informazioni trasformandole in messaggi per gli utenti che possiedono l’app. Con le informazioni trasmesse da ciascun beacon, un’app, dopo averle lette, può dire quanto vicino o lontano siano rispetto al telefono ed effettuare delle azioni, come inviare avvisi, offrire sconti, accendere o spengere le luci, aprire la porta e così via.
La tecnologia BLE è molto simile a quella Wi-Fi, ma rispetto a questa incide molto meno sul consumo della batteria che può arrivare a durare fino a 5 anni.
In aggiunta, i beacon hanno un raggio d’azione più vasto anche della tecnologia NFC, assicurando così una migliore copertura e facilità nel raggiungere gli altri dispositivi.
In commercio oggi esistono principalmente due tipologie di beacon: iBeacon e Eddystone. Spesso iBeacon è impiegato come sinonimo di beacon. La verità è che iBeacon indica esclusivamente il modello della Apple. Invece Eddystone è il nome di quello targato Google.
Tutte e due queste versioni di beacon sono compatibili con le app mobili in esecuzione su Android e iOS.
I beacon hanno un prezzo medio che può variare dai 10 ai 50 euro, secondo il tipo di portata massima e il consumo della batteria. Ci sono modelli che sono alimentati dall’esterno, ovvero tramite presa USB o alimentatore di rete.
I vantaggi offerti dai beacon
I beacon rappresentano ormai una tecnologia innovativa e facilmente accessibile, sia dal punto di vista economico che in termini di gestione.
Non a caso sono molto semplici da installare e da posizionare e offrono la possibilità di collegarli a qualunque dispositivo, prestando però attenzione a rispettare alcune regole per non compromettere la ricezione del segnale.
Ogni beacon è in grado di rilevare la posizione dei vari device in un raggio d’azione piccolo e consente di coinvolgere gli utenti nel momento ideale, magari quando sono in cerca di qualcosa da acquistare.
In questo modo è possibile analizzare i dati raccolti per conoscerne gli interessi e comportamenti in relazione alle abitudini d’acquisto, al tempo di permanenza in un posto e agli articoli di maggiore interesse.
I settori di utilizzo dei beacon
Attualmente i beacon sono impiegati principalmente per il proximity marketing, ovvero il marketing di prossimità. Si tratta di un approccio basato sulla contestualizzazione dell’azione promozionale e profilazione del potenziale cliente.
Dunque, l’elemento fondante di questo genere di marketing è il tracciamento dei comportamenti e delle abitudini di acquisto degli utenti nelle vicinanze per fidelizzarli. Del resto, la raccolta di dati personali è determinante per ottenere una buona lead generation e campagne marketing ad alto rendimento.
Vediamo di seguito quali sono i principali campi di applicazione per i beacon:
- Trasporto pubblico: i beacon possono essere usati per mobile ticketing e il monitoraggio in real time dei mezzi di trasporto. Tra i sistemi di biglietteria mobile c’è il “Be In-Be Out” (BIBO), ancora in fase sperimentale.
- Musei: i beacon sono utilizzati anche nei musei, come guida multimediale tramite smartphone per raccontare le opere esposte.
- Centri commerciali: con i beacon i clienti possono ricevere informazioni su prodotti, sconti e promozioni.
- Turismo: presso gli info-point turistici è possibile avere notizie su eventi e luoghi d’interesse.
Come avviene la verifica in sicurezza via beacon?
Immaginate di aver creato un sistema di pagamento basato su beacon per il vostro autobus con il quale potete caricare automaticamente i biglietti elettronici dei passeggeri che si trovano in cabina. Senza sicurezza, è possibile che qualcuno in gamba possa falsificare un beacon e accumulare le tariffe.
Attraverso la verifica della presenza i beacon possono facilitare la gestione di un evento perché, se correttamente programmati in tandem con un’applicazione, possono essere utili per svolgere diverse funzioni:
- l’accreditamento:la registrazione dei partecipanti quando arrivano nella sede di svolgimento
- leinformazioni sull’evento
- lacostruzione di un percorso: un aiuto per l’organizzazione di un evento che coinvolge i partecipanti e li porta a scoprire contenuti in punti precisi della location attraverso gli smartphone
- la connessione tra i partecipanti
- la distribuzione di un questionario:puoi costruirlo per avere subito i pareri dei partecipanti sulla qualità dell’evento e memorizzarlo in diretta e se necessario puoi offrire dei vantaggi per chi si presta a compilarlo
- l’analisi dei dati dell’evento:ad esempio, il calcolo del numero degli ingressi, utile per tenere sotto controllo le visite agli stand di eventuali sponsor del tuo evento
- il pagamentodi eventuali tariffe di ingresso
In particolare, nel caso in cui si voglia attivare la funzione del pagamento delle tariffe tramite beacon, risulta di fondamentale importanza gestire l’aspetto relativo alla sicurezza.
Grazie alla mia esperienza nello sviluppo app per un’azienda del settore turistico, abbiamo scelto, sin dalla loro nascita, gli Estimote Beacon che oggi implementano Estimote Secure Monitoring (ESM).
Come funziona Estimote Secure Monitoring
Il segnale ESM trasmette dati in byte attraverso una sequenza crittografata, affiancando a tale sequenza un valore condiviso chiamato “Secret”. Il Secret viene assegnato al messaggio trasmesso e memorizzato in un sistema di conservazione dati che sfrutta la tecnologia cloud.
Successivamente viene utilizzato per decodificare la trasmissione crittografata e restituire così il messaggio.
La sequenza di byte viene rigenerata a intervalli costanti di circa 10 minuti per impostazione predefinita, così solo l’app proprietaria del beacon è in grado di decodificare il segnale trasmesso, verificando altresì che l’utente sia fisicamente presente vicino al trasmettitore.
Il sistema, in questo modo, è in grado di decodificare il segnale trasmesso verificando che l’utente sia fisicamente presente vicino al trasmettitore.