I Data Center Hyperscale non sono altro che delle immense strutture che devono supportare applicazioni solide e scalabili. Questi specifici data center sono principalmente impiegati dai grandi produttori che hanno a che fare con i big data, tra cui Google, IBM, Apple, Amazon e Microsoft. Oggi i Data Center Hyperscale sono molto più efficienti in termini di capacità, performance e scalabilità.
Infatti, le grandi dimensioni e le elevate capacità di computing consentono di superare con facilità le prestazioni fornite dai tradizionali data center. Oggi la gran parte delle società hyperscale si attendono una velocità di connessione di almeno 40 gigabyte al secondo o di più. Di solito, i Data Center Hyperscale includono 5.000 o più server su un’area di almeno 10.000 metri quadrati.
Al contempo, un data center di questo genere deve rispondere alla crescente domanda di scalabilità a differenti ordini di grandezza e deve dunque essere aumentato o diminuito verticalmente o orizzontalmente per la gestione ottimale del carico sui server.
Che cos’è un Data Center Hyperscale?
Studiati per elaborare una mole di dati maggiore rispetto ai normali data center, i Data Center Hyperscale sono in possesso di una varietà maggiore di funzionalità tali da renderli unici. Questa tipologia è pensata per agire su larga scala ed è dunque in grado di gestire migliaia di server e milioni di macchine virtuali.
Tali data center utilizzano un approccio ridotto al networking, unendo l’elaborazione, lo storage e la virtualizzazione in un solo ambiente di lavoro. L’espressione “hyperscale” si riferisce alla scalabilità del sistema informativo, cioè alla sua capacità di cambiare dimensioni anche in differenti ordini di grandezza per rispondere ad una domanda elevata.
I Data Center Hyperscale sono quindi molto agili. Infatti, si possono ridurre o ingrandire verso l’esterno per soddisfare qualsiasi carico lavorativo. Tale infrastruttura pone in rete i server orizzontalmente per massimizzare l’hardware. Al contempo, un meccanismo di bilanciamento del carico verifica la quantità di dati che bisogna elaborare.
In poche parole, l’architettura di questi data center è concepita per essere molto snella, rimuovendo o aggiungendo altri server o risorse a seconda delle esigenze specifiche.
Le caratteristiche di un Data Center Hyperscale
L’approccio a questo genere di tecnologia iperscalabile può cambiare da provider a provider, ma la gran parte dei Data Center Hyperscale condivide diverse caratteristiche di base:
- Sedi di dimensioni importanti: dovendo gestire migliaia di server, tali data center devono necessariamente essere ospitati in strutture molto ampie. Una sede tipica deve essere di almeno 3,048 chilometri quadrati, con alcune aziende che possono raggiungere anche centinaia di migliaia di metri quadrati.
- Rack idonei a server ad alta densità: un’estensione maggiore non è l’unica maniera per sistemare tantissimi server in una struttura iperscalabile. In molti casi si utilizzano anche server rack ad alta densità, ovvero sistemi standard di installazione fisica di componenti hardware a scaffale. Poiché la maggior parte dei Data Center Hyperscale accolgono fino a 5.000 server, questi rack sono più spaziosi e sono capaci di contenere più componenti, tra cui dischi rigidi e alimentatori, con spazio aggiuntivo per sostituzioni e personalizzazioni.
- Elevate risorse energetiche: con moltissime apparecchiature da sostenere, le architetture hyperscale hanno bisogno di una ingente quantità di energia. Ci sono impianti che consumano interi gigawatt che alimenterebbero piccole città. Per agevolare il raffreddamento, i Data Center Hyperscale spendono molti soldi nei sistemi HVAC più all’avanguardia. Inoltre, spesso i data center sono collocati in zone con elettricità a basso costo, distanti da reti elettriche critiche.
- Modularità: la flessibilità è legata alla loro capacità di personalizzare e mutare i vari componenti che li caratterizzano. Ciò significa che tale configurazione agile assicura una modularità migliore, rendendo più facile l’adeguamento delle infrastrutture anche con scarso preavviso.
- Automazione: vista la grandezza dei Data Center Hyperscale, il loro monitoraggio manuale non è fattibile. Non a caso, molti addetti si affidano a strumenti di automazione per ottimizzare risorse e carichi di lavoro, riparare sistemi e così via.
I benefici di un Data Center Hyperscale
Un Data Center Hyperscale è certamente più dispendioso da mantenere e richiede elevate quantità di energia, ma al tempo stesso offre una serie innegabile di vantaggi. Vediamo per quali motivi conviene affidarsi a questi innovativi data center:
- Scalabilità e flessibilità: un grande vantaggio è l’opportunità di scalare orizzontalmente e verticalmente. Ciò permette di avere carichi lavorativi meglio bilanciati e un migliore provisioning delle risorse. Se la domanda aumenta o decresce, diventa semplice per i Data Center Hyperscale adattarsi di conseguenza in maniera efficiente;
- Riduzione dei momenti di inattività: grazie all’automazione e alle risorse a disposizione, i tempi morti si riducono drasticamente. Ogni ambiente è ben controllato, così da garantire il ripristino automatico in caso di criticità. Se avviene un picco di domanda improvviso, l’iperscalabilità riesce a soddisfare tali necessità.
- Elevata efficienza: i Data Center Hyperscale sono progettati per svolgere i propri compiti con la massima efficienza possibile. Inoltre, grazie all’uso di sistemi automatizzati, è coinvolto meno personale che sarà però più specializzato.
I più imponenti Data Center Hyperscale del mondo
Almeno la metà dei Data Center Hyperscale nel mondo sono situati negli Stati Uniti. Le strutture più vaste sono di proprietà di fornitori di servizi cloud, tra cui colossi quali Amazon, Google, IBM, Meta e Microsoft.
Altre aziende che hanno già o prevedono di installare data center di questo tipo sono eBay, Twitter, Apple e Oracle. Oggi anche il mercato cinese è in ascesa e dispone di diversi Data Center Hyperscale. Il più esteso campus data center del mondo è quello di Switch ed è denominato La cittadella. Si trova in Tahoe Reno, Nevada, e viene utilizzato come sede di collocazione che affitta spazio per altre società quali Intel, Qualcomm, McAfee e Boeing.
La struttura è dislocata su 7.2 milioni di metri quadrati e funziona con energie rinnovabili. È in grado di garantire una connettività super veloce ad una popolazione tecnologica come quella di San Francisco e Los Angeles. Switch è anche proprietaria di un altro Data Center Hyperscale a Las Vegas, chiamato SupesNap, che si estende su una superficie di 3.5 milioni di metri quadrati.
Invece la società cinese Range International Information Group a Langfang possiede un Data Center Hyperscale di ben 6.3 milioni di metri quadrati. Sempre in America c’è poi il data center iperscalabile DFT di DuPont Fabros Technology ad Ashburn in Virginia che ha disposto i suoi server in 7 edifici differenti diffusi su una proprietà di 1.6 milioni di metri quadrati.